Gabriele Arruzzo
Gabriele Arruzzo nasce a Roma nel 1976. Fino al 1980 la famiglia risiede nella Capitale, poi si sposta definitivamente a Pesaro, città natale di sua madre. Per l’aggravarsi dei problemi respiratori frequenta in modo irregolare la scuola elementare, passando il tempo in casa sfogliando libri d’arte e imparando a leggere sui fumetti di suo padre. Nel 1991 si iscrive al Liceo Scientifico che frequenta con scarsi risultati. Nel 1993 comincia a realizzare graffiti, complice il fatto che Pesaro negli anni ’90 è una delle realtà più vive del writing italiano. Nel 1995 lascia il Liceo e si iscrive alla sezione di Grafica Pubblicitaria dell’Istituto Statale d’Arte di Urbino, meglio nota come “Scuola del Libro” per la sua lunga tradizione nella legatoria artistica. Si diploma nel 1998. Nello stesso anno si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Urbino nella sezione di Pittura. Nel 2003 consegue il diploma con una tesi che analizza il fondamentale ruolo dell’asma nella produzione artistica di Francis Bacon (1909-1992). Dal 2004 in poi espone con regolarità in gallerie private e spazi pubblici in Italia e all’estero. Dopo aver conseguito nel 2006 il Diploma Specialistico in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino, inizia ad insegnarvi nel 2008.
Gabriele Tinti
Gabriele Tinti è un poeta, scrittore e critico d’arte italiano. Ha collaborato con Istituzioni quali il Museo Archeologico di Napoli, i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano, il Museo dell’Ara Pacis, il Parco Archeologico del Colosseo, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Metropolitan di New York, il LACMA di Los Angeles e la Glyptothek di Monaco. Le sue poesie sono state lette da attori come Abel Ferrara, Malcolm McDowell, Stephen Fry, James Cosmo, Kevin Spacey, Robert Davi, Marton Csokas, Luigi Lo Cascio, Alessandro Haber e Joe Mantegna e molti altri Dal 2016 al 2018 ha composto alcune poesie ispirate ai capolavori di Giorgio de Chirico col- laborando con il Metropolitan Museum of Art, la Peggy Guggenheim Collection, il MOMA di New York e il Museo del ‘900 di Milano. Nel 2018 il suo progetto di poesia ecfrastica “Rovine” è stato insignito del Premio Montale con una cerimonia al Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps ed è stato l’unico prog- etto di scrittura scelto per celebrare il riallestimento delle collezioni del Getty Villa, per proseguire il dialogo iniziato con la mostra di artisti contemporanei “Plato in LA” in occasione della quale alcuni dei più celebrati artisti del panorama odierno hanno reinterpretato l’impatto di Platone sul mondo contemporaneo. Nel 2021 l’editore Eris Press (Londra) raccoglierà in un volume il progetto “Rovine”.
Michele Trimarchi
Michele Trimarchi è professore ordinario di Economia Pubblica presso l’università di Catanzaro “Magna Graccia”. È un esperto economico in progetti di cooperazione culturale internazionale per World Bank. Insegna inoltre in master e corsi post-lauream in economia e gestione della cultura: Beni e Attività Culturali. Ha collaborato con amministrazioni pubbliche e con organizzazioni private per progetti di valutazione, ridisegno, orientamento strategico, assistenza tecnica. Ha collaborato con il Festival Internazionale di Cinema, Teatro e Musica Taormina Arte(1985-1995). E’ stato coordinatore scientifico del piano di gestione del Teatro Comunale di Bolzano (1998), del dossier Unesco dei Palazzi dei Rolli a Genova (2004-2005), del piano di gestione del Patrimonio rupestre a Matera (2007), del piano strategico del Turismo culturale a Siracusa (2008), del piano di gestione integrata del Patrimonio culturale di Spoleto (2009), del piano di gestione del Museo Tattile Statale “Omero” di Ancona (2012) Ha realizzato il piano di gestione (2015) del Festival Internazionale Taormina Arte.
Mirko Pierri
Mirko Pierri (1987) è un esperto, ricercatore e curatore di arte urbana. Inizia il suo percorso come curatore indipendente organizzando eventi ed esposizioni principalmente a Roma. Nel 2010 fonda il collettivo a.DNA. Pierri si occupa principalmente dello sviluppo di progettualità socio-culturali mediate da interventi di urban art nello spazio pubblico urbano. Ha prodotto e curato in circa 10 anni di attività più di 100 interventi artistici in numerose città italiane, soprattutto nell'ambito del suo progetto di punta "Urban Area" attivo in due contesti territoriali differenti tra il Lazio e la Campania: Roma e Provincia di Salerno. Collabora con numerose organizzazioni associative ed enti pubblici e privati tra cui Regione Lazio, Regione Campania, Roma Capitale, Soprintendenza Capitolina, ANAS spa, MURo – Museo di Urban Art di Roma e molti altri come l’associazione Defloyd di Ascoli Piceno. Ha preso parte al “Tavolo Nazionale della Street Art” coordinato da Inward per ANCI. Tuttora continua la promozione di artisti professionisti ed emergenti su scala internazionale lavorando con alcune delle firme più importanti del panorama dell'arte urbana contemporanea tra cui Peeta, El Niño de Las Pinturas (Spagna), Jimmy C (Australia), Etnik, Alex Senna (Brasile), Millo, Luis Gomez, Ella & Pitr (Francia), Milu Correch (Argentina), NemO’s e molti altri.
Nicola Alessandrini
Nicola Alessandrini è nato il 31 dicembre 1977 a Macerata. Ha frequentato un asilo comunale in via Panfilo, che si trovava accanto a un mattatoio: nei suoi ricordi, le risate dei bambini e le grida degli animali si mescolavano durante la ricreazione nel cortile della scuola. Passando alla scuola elementare De Amicis, non piaceva ai ragazzi perché non giocava a calcio, e le ragazze lo tenevano a distanza perché era un ragazzo. Durante la scuola media Verdi leggeva lo scrittore italiano Dino Buzzati e disegnava prigionieri alle lezioni di arte. Frequentò il liceo Leopardi senza libri e senza compiti, solo perché voleva vedere di tanto in tanto la ragazza di cui era innamorato. Durante l'Accademia di Belle Arti divenne padre; fece diverse mostre e cose belle; risate di bambini e grida di animali sono ancora nella sua mente. Nicola Alessandrini ha partecipato a numerose mostre, personali e collettive, sia in Italia che all'estero.
Valeria Arnaldi
Valeria Arnaldi è giornalista e scrittrice, cura mostre di arte contemporanea in Italia e all'estero: ha collaborato con la Commissione Europea, Unar-Presidenza del Consiglio, Regione Lazio, Provincia di Roma, Roma Capitale. Ha ideato e curato “C'era una volta…”, primo festival di Family Artentainment di Roma Capitale al MACRO, insieme a diversi altri format espositivi. Ha pubblicato saggi e cataloghi d’arte. Tra i suoi libri più recenti, “Tina Modotti hermana”, “Gli amori di Frida Kahlo”, “Nico, o dell’infelicità”, “Chi è Banksy? E perché ha tanto successo?”, “Chi è Obey? E perché fa tanto discutere?”, “Manga Art. Viaggio nell’iper-pop contemporaneo”, “Metropolitan Eros – Nudo ed erotismo nella street art”, “Lego e altri giocattoli – Le idee che l'arte ha «rubato» ai bambini”. Per Ultra edizioni cura varie collane, tra le quali ICON, in cui indaga attraverso arte e costume, anche con interviste ad artisti, personaggi la cui immagine è divenuta appunto iconica.