GIORGIO BARTOCCI
Sulle quattro facciate (1000 m2) di un capannone industriale, l’intervento monumentale realizzato da GIORGIO BARTOCCI si presenta come un’armatura cromatica e tridimensionale posta sulla struttura dell’edificio. La dilatazione, il dinamismo, la sovrapposizione delle forme, l’utilizzo di 45 tonalità di colore scelte o campionate dall’artista, delle tinte metallizzate che rifrangendo la luce permettono all’opera di mutare aspetto nell’arco delle 24 ore, fanno di “Self Protection. Architettura liquida nr.10” un intervento ambientale in grado di coinvolgere e giocare con la nostra percezione visiva e di porsi come un landmark vibrante di colori ed energia. L'opera è stata realizzata nel 2020 nell'ambito del festival POP UP!
GIORGIO BARTOCCI (Italia, 1984). Dai primi graffiti con cui ha esordito a dodici anni, fino alla sua più recente ricerca sulla “architettura liquida”, crea opere pittoriche fluide e organiche, composte di luce, colori e trasparenze, di iconiche forme dinamiche in trame astratte. Le sue istallazioni ambientali e site-specific si offrono alla percezione come spazi vibranti, reversibili, indefiniti, liberi. Si occupa di urban-art e product-design.