JAMES KALINDA
Su un muro che costeggia la ferrovia nell’area portuale di Ancona, JAMES KALINDA ritrae una lotta tra un essere umano e un polpo. L’animale, utilizzato dall’uomo sin dall’antichità per raccontare storie fantastiche e non, viene ritratto in una lotta atavica con un personaggio straziato che tiene in bocca un coltello, spogliato dai vestiti, con un sofferenza insita nei diversi dettagli. La narrazione si sviluppa in orizzontale. L’espressione facciale dell’uomo rimanda ai manga giapponesi con un tratto marcato ad enfatizzare le pieghe del volto. L'opera è stata realizzata nel 2010 nell'ambito del festival POP UP!
JAMES KALINDA (Italia, 1981) artista, scultore e tatuatore. I temi ricorrenti delle sue opere sono la vita e la morte, la perdita e il vuoto, il disagio e la malinconia, raffigurati come volti distorti, mutazioni e metamorfosi animalesche di gusto kafkiano. L’artista usa abilmente colori tenui e freddi per enfatizzare l'atmosfera generale delle sue opere.