ERICAILCANE
Una torretta dell’ Enel, due diverse facce. L’opera rappresenta in chiave animalesca la scena del peccato originale, contenuto nel libro della Genesi. Attraverso un serpente che si attorciglia attorno al presunto protagonista della scena, una specie di roditore che cerca di cogliere la mela dall’albero, l’artista esprime gli stereotipi dell’umanità attraverso gli animali. La particolarità sta nelle dimensioni: troviamo le due figure animali della stessa dimensione, grandi come tutte l’altezza della torre, mentre l’albero che affonda le radici in un pezzo triangolare di terra, si sviluppa solamente nell’angolo tra le due facciate, si sviluppa quasi sul tetto della struttura, passando in secondo piano.
ERICAILCANE (Italia, 1980) si esprime attraverso il disegno, l'illustrazione, il video, l'installazione, i graffiti e l'arte urbana. Appartiene alla nuova generazione di artisti che hanno rivoluzionato il modo di intendere e progettare la sfera pubblica. Le sue opere rappresentano un intero repertorio di strani animali, esseri zoomorfi e personaggi di favole che emulano il comportamento umano. A metà tra incubo e sogno, tra il grottesco e il surreale, i suoi disegni esprimono critiche sociali e ecologiche, senza trascurare la precisione quasi scientifica dei suoi personaggi.