LUIS GOMEZ DE TERAN
Dopo aver tinteggiato sul muro un ritratto ispirato ad una tela di Bougerau, artista francese di fine ‘800, Gomez applica sul viso angelico uno spesso strato di stucco. Il suo gesto è un lieve graffio sopra un’immagine perfetta. Un colpo materico che rapisce subito l’osservatore. E’ proprio qui che subentra il rapporto tra l’opera d’arte urbana e il passante. L’obiettivo dell’artista è quello di esortare un confronto dialettico tra il dipinto e chi lo guarda. La realtà non è splendida e impeccabile, ma piena di problemi e sofferenze. E’ quindi un invito ad approfondire ciò che vediamo, uno stimolo percettivo che scuote gli animi.
L’arte di Gomez propone un realismo ispirato alla pittura barocca, attraverso l'uso del chiaroscuro e dei forti contrasti di bagliori ed ombre che modellano i corpi, generalmente ritratti su sfondi monocromi. I temi utilizzati richiamano la letteratura classica e mitologica con una poetica di strada che indaga il reale e i conflitti dell’animo umano.