JAMES KALINDA, SIGNORA K, NICOLA ALESSANDRINI
Questo murales a sei mani (da sinistra verso destra: James Kalinda, Signora K e Nicola Alessandrini) è un rincorrersi di figure, che si legano tra loro creando un’unica immagine. Partendo da sinistra troviamo una medusa tipicamente dei colori di Kalinda che sembra andarsene fuori dal muro; al centro della rappresentazione viene raffigurata una donna in bianco e nero apparentemente dormiente con una volpe che si sta riposando insieme a lei. Dal drappo della ragazza si aggancia Alessandrini che rappresenta una scena tipica della sua ricerca artistica: un corpo umano rannicchiato di spalle allo spettatore che sembra abbracciare la carcassa di un bovino da una parte e la testa viva dall’altra.
I tre artisti (James Kalinda, Signora K e Nicola Alessandrini), seppur con stili diversi, riescono a creare una rappresentazione in divenire, con un impatto cangiante. Si passa dai colori magenta e nero, tipici di Kalinda, con le sue figure orizzontali, al bianco e nero di Signora K, fino a terminare con un corpo al macello di Alessandrini che, tra carcasse e scheletri, conclude questo trittico che va dal tetro all’onirico.