Senza titolo, 2019

Influenzata dalla cultura post umana, dall’arte sacra, dalla zoologia, dall’arte psichedelica e dalle molte altre culture che trova ed ha trovato in giro per il mondo, quest’opera è un inno alla natura. Il suo lavoro rappresenta la dicotomia uomo - natura, celebrando la vittoria di quest’ultima come fonte di liberazione. Basandosi anche lei sulla storia di Paolo e Francesca, ha scelto il muro come “elemento costruito dall’uomo”, simbolo di imposizioni e barriere mentali, e lo ha trasformato in un tripudio di elementi botanici, sancendo il riscatto della natura che prende di nuovo il sopravvento.

Gola Hundun ci incanta con la sua creazione di universi allegorici. Il suo lavoro mostra la relazione tra gli esseri umani e la biosfera. Esplora temi come la comunicazione interspecie, lo sciamanesimo, il ritorno alla terra, il vegetarianismo e la spiritualità. Parallelamente alla street art, progetta installazioni floreali nell’ambito di una visione naturalistica.